La FIGC conferma la sospensione voluta dall'AIA Nazionale

13.11.2018 13:19 di  Paolo Annunziata   vedi letture

La sospensione era già ufficiale da ieri pomeriggio, da quando il presidente dell' AIA Nazionale Marcello Nicchi aveva detto che non avrebbe mandato arbitri nella regione Lazio. Se non è ufficiale questo, non si sarebbe giocato, il Comunicato del Comitato regionale conferma questo, non è una notizia. Il comunicato recita:

Domenica scorsa Riccardo Bernardini è stato vigliaccamente ( sottolineato anche nel nostro editoriale di ieri) al termine di una gara nel campionato di Promozione ( Vyrtus Olimpia - Atl. Torrenova ) e solo il tempestivo intervento di coloro che erano presenti hanno evitato conseguenze di assoluta gravità. Gli arbitri dovrebbero essere sempre ringraziati , ma domenica mani miserabili hanno aggredito Riccardo causandogli gravi lesioni. Questo è intollerabile. Nessuno può permettersi di infangare con comportamenti inqualificabili, non solo nello sport, ma anche nella società civile. La Giustizia sportiva nei limiti delle sue competenze farà il suo corso, ma l'auspicio è che le Forze dell'Ordine riescano ad individuare e ad assicurare alla Giustizia Ordinaria chi ha commesso un reato così efferato. L'indignazione per quanto è accaduto è totale. L' AIA ha deciso ha deciso di non designare direttori di gara negli incontri dilettantistici in programma in questa settimana. Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Lazio da sempre impegnato a contrastare qualsiasi forma di violenza ha deliberato a sostegno ed integrazione di quanto disposto dall'AIA la sospensione di tutta l'attività sportiva di qualsiasi Categoria fino a Domenica 18 Novembre compresa. Che questo blocco dell'attività non sia una settimana di riposo, ma si trasformi in un momento di profonda riflessione su come poter contribuire ad escludere i comportamenti violenti dai nostri campo, senza se e senza ma, e, soprattutto che futuro vogliamo realizzare per i giovani calciatori che si affacciano alla pratica di un calcio. Particolarmente verso di loro abbiamo questa forte responsabilità.

IL Presidente

Melchiorre Zarelli


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