Mi ritorni in mente: MACIR CISTERNA

27.12.2019 08:05 di Paolo Annunziata   vedi letture

Da questa settimana parte una nuova rubrica ideata da Marco Nicoletti, " Mi ritorni in mente". Ricordi del passato che hanno fatto la storia del nostro territorio. Questo primo appuntamento è dedicato alla storia calcistica del Macir Cisterna.

Ad osservarlo oggi, così mal ridotto, addirittura destinato al verde pascolo, onestamente ci fa un pò male. Ebbene si questo è quello che rimane degli impianti sportivi annessi al plesso industriale della Manifatture del Circeo. Quello che stiamo per raccontarvi è la storia del Macir Cisterna 

L'anno della svolta è quello del 1987, quello del trasferimento dal campo di Via Pantanaccio, al " Memmo Sovrani " meraviglioso manto erboso che costeggia la statale 148. Anche il presidente è nuovo, la guida passa nelle mani del vulcanico imprenditore Salvatore Lucarelli, vero padre - padrone che a breve tutti cominceranno a conosvere. Ad affiancarlo due figure che risulteranno il vero motore trainante della società, Gianni Giarola e Salvatore Caiazza. Si proprio lui, quello del clamoroso al " Cibali " stagione 1977 - 1978. Catania - Latina 0 - 1. Mentre il delicatissimo ruolo del direttore sportivo viene affidato a un certo Bruno Federico che nell'arco di un decennio dimostrerà competenze calcistiche di altisonante rilievo, grazie anche ai suoi validi collaboratori. In primis Luigi Sperotti profondo conoscitore di tanti giovani del sud pontino ed al sempreverde Angelo Timotini. Capitolo segreteria che è sempre stata affidata a sapienti mani come Giuseppe Rubba e Antonio Nania.  Lunga è la lista dei calciatori uscitida casa Macir e approdati in club professionistici, a beneficiarne soprattutto il Padova Calcio che nelle persone di Loris Fincato e Piero Agradi, avevano creato un filo diretto , sfociato in una collaborazione di fatto che la società cisternese,, Solo per citarne alcuni Omizzolo, Farinella, Lagati, Cinelli, Riccardo, Caputi, Pesce, Ferraguti, Ghirotto, Bragalone, Esposito, Iannitti, Martelli. Di assoluto rispetto anche il parco allenatori che si sono alternati sulla panchian bianco blù. Matrigiani, Arolchi, Melloni, Tesseri, Morano, De Narda, Barattini, Marzella, Missimei, Benini, Polidoro, Parisi. Non ce nè vogliano coloro che abbiamo dimenticato di inserire. Il tutto sotto gli occhi attenti di numerosi osservatori che giungevano da tutta Italia, a riguardo permetteteci di menzionarne uno. Giancarlo Faustinella. Autentico talent - scout per conto del club orobico dell' Atalanta. Una bellissima favola che purtroppo è terminata nel peggiore dei modi. Siamo alla fine degli anni '90 e di pari passo al fallimento della fabbrica di filati , anche gli impianti sportivi vengono consegnati nelle mani del tribunale che a breve lì renderà inaccessibili . Il Macir chiudeva definitivamente i battenti, consapevole però di aver regalato tanti sogni e tante speranze a tutti coloro che hanno avuto il piacere di indossare quella maglia. Un doveroso grazie va al signor Walter Gamba, titolare dell'azienda Macir per l'ospitalità. 

Marco Nicoletti


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