Francesco Gesmundo " La stagione è finita, le classifiche? Devono valere quelle dell'ultima giornata giocata".

04.05.2020 17:23 di Paolo Annunziata   vedi letture

Per il tecnico Francesco Gesmundo è una doppia sosta. Quella del calcio, ma soprattutto quella del suo lavoro, dove a Borgo Sabotino ha aperto un bellissimo bar, dove ha riaperto questa mattina facendo asporto. 

" E' un momento delicato, per la salute, il lavoro e per il nostro bellissimo calcio. Dobbiamo capire che si dovrà convivere con questo virus. I tempi sono lunghi, e fino a quando non si troverà il vaccino non si potrà ritornare alla normalità. La stagione calcistica è finita al 100%, è veramente imbarazzante ancora non comunicare il tutto da parte del governo del calcio. Non c'è da spettare nulla, devono comunicare la fine della stagione, dicendo come sarà quella 2020 / 2021. Non si può aspettare l'estate per capire i campionati da fare. Quale classifiche devono essere valide? Ma non scherziamo, abbiamo giocato 3/4 di campionato, mi pare ovvio che devono valere quelle dell'ultima giornata giocata".

Si parla di una serie D regionale. 

" Per ottimizzare le spese, non sarebbe una cattiva idea, ci può stare. Le regioni che non arrivano a 18 squadre le puoi inserire con una regione limitrofa. Nel Lazio inserire le rimanenti di quelle che già ci sono, non è un problema. Chi avrà basi solide potrà fare la domanda, così via via, si lasciano a disposizione  posti per società che hanno intenzione di fare la categoria superiore, bloccando le retrocessioni. E' chiaro che ogni società che lo chiederà dovrà confermare garanzie solide, altrimenti lasciamo stare. Dai vertici dicono che ci sarà un 30% di società che non si iscriveranno, quindi credo che i posti a disposizione ci siano. Penso che in questo modo ai nastri di partenza ci saranno società solide, vedremo soprattutto dalle categorie inferiori dei doppi balzi".

Problema, rimborsi spesa. Il tuo pensiero?

" Sicuramente ci dovrà essere un ridimensionamento da parte di tecnici e giocatori. I costi di gestione saranno meno elevati. Comunque penso che le squadre saranno sempre competitive, anche se ci si allena con rimborsi un pò ridotti, c'è poi la passione. E' quella l'arma vincente di questi campionati, quando c'è un progetto serio, il giocatore questo lo capisce, meglio un pochino di meno al mese, ma prenderli fino a maggio".

Come si sta senza calcio?

" Dopo trent'anni in mezzo al campo, come giocatore e allenatore, è una cosa veramente anomala. Sono passati due mesi e ancora non mi sembra vero. Speriamo che si ritorni al più presto alla normalità, per affrontarci su quel rettangolo che tutti abbiamo vissuto fin da bambini, non lo vogliamo lasciare". 


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