Il direttore Walter Pelle " Non siamo tutelati da nessuno, LND e Comitato Regionale si prendano le loro responsabilità".

30.10.2020 08:35 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Scende in campo il direttore sportivo del Pontinia Walter Pelle e lo fa con tono deciso e diretto.

" In questa situazione non si può andare - dice Walter Pelle - avanti. C'è una grande confusione a a rimetterci come sempre sono le società. Ci hanno fatto partire con tutte le richieste che giustamente avevano chiesto. Parlo del campionato di Eccellenza e posso dire che tutte e 48 le società avevano rispettato alla lettere tutte le disposizioni sanitarie spendendo altri soldi. C'era la totale sicurezza per andare avanti. Credo che era già tutto scritto scritto che dopo cinque giornate dopo aver preso la rata di ottobre avrebbero fermato il campionato. Ragazzi, in Eccellenza l'impegno economico è elevato, non si può parlare di dilettantismo. I calciatori si allenano di pomeriggio, il Ministro Spadafora queste cose le sa? Adesso ci troviamo nella confusione più totale. Se dobbiamo continuare così, lasciamo perdere, è meglio per tutti. Non sanno neanche dare un'ufficialità agli allenamenti. Ma come si fa nel calcio a fare allenamenti individuali, addirittura è sceso in campo il capo gabinetto del Ministero dell' Interno. La LND che fa? E' lei l'organo di riferimento per noi tesserati. Silenzio assoluto, anzi gli uffici sono chiuso fino al 24 novembre. Allenamenti senza pallone che è l'attrezzo di lavoro per una rosa di giocatori e staff. L'Eccellenza ha un costo importante, con tutto il rispetto dei campionati minori, qui si devono prendere le loro responsabilità. Allora blocchiamo tutto e riprendere quando sarà il momento giusto.In questa categoria c'è un indotto di persone elevato dove tutti hanno famiglia, società che hanno perso per strada tanti sponsor, gli incassi delle partite. I presidenti cominciano a stancarsi, qui parliamo di piccole aziende che hanno il loro fatturato. I Direttori sportivi e generali, hanno preso impegno importanti con tutti gli addetti ai lavori, noi abbiamo messo la faccia, non siamo per niente tutelati. Le autorità calcistiche ci devono dire cosa dobbiamo fare. Sono pagati per questo". 


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