Ciaramella, Libertini e Raia " Siamo fuori dal S.S. Pietro e Paolo".

21.07.2019 13:53 di Paolo Annunziata   vedi letture

La notizia è di pochi minuti fa. La triade storica formata da Giovanni Libertini, Marco Ciaramella e Piero Raia, sono fuori dal S.S. Pietro e Paolo. un rapporto che è andato avanti da ben 15 anni, e che nel giro di pochi giorni è andato tutto cancellato. " Non facciamo più parte - dice la triade - del S.S. Pietro e Paolo. Sono stati anni fantastici .Purtroppo non c'è stato il consueto accordo con il presidente Naddeo. Sono nate diverse difficoltà con la società. Prima ci sono state problematiche relativi ai lavori improrogabili di sistemazione dell'impianto. Poi l'annosa questioni dei canoni che il comune di Latina pretende dalle società. Infine il presidente  ci ha informato che vuole uscire dalla società. A questo punto abbiamo riunito una cordata composta anche da ex soci che ci hanno sempre sostenuto e incoraggiato. Il presidente Naddeo poi ha fatto una richiesta che noi che noi consideriamo troppo esosa, considerati i lavori che devono essere fatti, i canoni che si devono versare al comune e che non c'è nessuna sicurezza per il futuro dato che la concessione del campo è in deroga, in attesa del famoso bando per l'assegnazione degli impianti sportivi. Abbiamo provato a trattare facendo una controproposta che però è stata rifiutata informandoci di aver ricevuto un offerta che esaudiva la loro richiesta A questo punto abbiamo capito - sottolineano Ciaramella, Libertini e Raia - che non c'era più spazio per noi, e forse per una prima squadra. Ringraziamo il presidente Naddeo per la sua disponibilità e gli splendidi anni passato insieme , gli ex soci storici come Dario Bono, e Mario Furno che ci sono stati sempre vicini". Il futuro". In questo momento la stanchezza, le delusione e l'amarezza sono molti forti. Parlare di futuro è prematuro, anche ad onor del vero qualche proposta è arrivata. Stiamo ricevendo molti attestati di stima, adesso ci riposiamo per qualche giorno, poi con più lucidità  mentale andremo a valutare alcune situazioni. Adesso la cosa più importante è smaltire la delusione per come si è chiusa la nostra storia al S.S. Pietro e Paolo".


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