CR Lazio: Melchiorre Zarelli risponde agli allenatori

10.11.2020 16:04 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Ufficio Stampa:

Leggo con un pò di sorpresa - scrive Malchiorre Zarelli - la lettera a me indirizzata, con un tempismo davvero sorprendente nel momento di maggior dolore per il Comitato Regionale Lazio, ma che vengono veicolate a tutti meno che al diretto interessato. Evidentemente l'indirizzo email nella lettera è stato digitato male o c'è stato un malfunzionamento che ha bloccato le email in qualche server. Comunque, grazie al numero di copie offerte ai siti e alla stampa, ho potuto leggere quanto un gruppo di allenatori di società di Eccellenza e Promozione che risulta essere poco più del 25% ( 37 su 128) chiedano apertamente di tornare a giocare, avanzando una serie di richieste che, a loro dire, dovrebbero essere soddisfatte dal Comitato regionale Lazio che presiedo.Sulla voglia di giocare siamo i primi a volerlo coltivare e alimentare come abbiamo fatto appena ce nè stata data la possibilità anche se alcuni presidenti di società durante lo svolgimento del campionato manifestavano, invece, l'intenzione di fermarsi per aspettare tempi migliori.  Questo non fa che confermare lo stato di grande confusione che il proliferarsi di posizioni pensieri e ipotesi con l'aggiunta di qualche strumentalizzazione, sta creando in tantissimi addetti ai lavori. Tornare a giocare tuttavia, non è una decisione e nelle prerogative del Comitato Regionale Lazio ma, in questo momento di emergenza sanitaria esclusivamente del Governo, così com'è di pertinenza della Commissione Tecnica Scientifica la modifica dei protocolli sanitari che, se pur redatti dalla FIGC devono essere da loro vagliati e approvati. Tuttavia come si avrà avuto modo di leggere, il Consiglio Federale di ieri ha affrontato il tema dei tamponi in modo univoco per tutto il calcio, nel tentativo di trovare soluzioni ( difficili per i Professionisti), figuriamoci per noi dilettanti, che consentono di garantire sport e salute. Faremo ancora tutto il possibile per stare vicino alle società dando fondo al massimo delle nostre risorse.Altre tutele possono e devono arrivare dallo Stato o dalle Regioni che hanno accesso ai finanziamenti europei. Il nostro silenzio che tale non è perchè rispondo a chiunque mi contatti in realtà è la voglia di essere concreti di offrire soluzioni e non illusioni, in un momento in cui la soluzione sanitaria è ancora in una grande fase di incertezza, con preoccupanti segnali di tendenza al peggioramento. come purtroppo abbiamo dovuto vivere direttamente all'interno del Comitato Regionale. Chiudo sottolineando che sul concertamento per fare emergere idee, proposte e magari soluzioni noi siamo pronti a qualsiasi confronto con qualunque della componenti del nostro movimento, così è stato sempre fatto durante la mia presidenza.Voglio infine assicurare che, sia pure nel momento di maggiore tristezza del  Comitato nessuno ha voglia di arrendersi ma resta ferma la voglia di combattere. Infine, se a qualcuno potrà fare piacere i cosiddetti Piani B o C sbandierati in altre regioni, sono pronti anche da noi. Ma che senso ga annunciarli ora, sapendo che magari saranno solo parole l vento

Malchiorre Zarelli.


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