QUINDI ? Con Edoardo Casaletti

27° appuntamento con la nostra rubrica, l'ospite è Edoardo Casaletti
06.12.2017 00:30 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Edoardo Casaletti, è stato uno dei calciatori che hanno fatto parte della mitica e gloriosa Fulgorcavi per poi continuare la sua carriera in giro per tutta la regione, Terracina, Formia, Civitavecchia, Rocca di Papa, Marino, Fiuggi, Priverno, Manifatture del Circeo e borgo Podgora dove ha smesso di giocare. Oggi è il proprietario della Medisport, azienda italiana specializzata nella vendita di prodotti e strumenti al servizio della medicina sportiva, riabilitativa ed estetica.

Quindi ?

Inizio col dirti che sono due i pensieri che per primi mi vengono in mente. Il primo è che sono stato uno dei ragazzi della Fulgorcavi, noi tutti avevamo un punto di riferimento, quello di giocare il derby con il Latina, ecco, una volta raggiunta la stessa categoria, la serie D, sistematicamente perdevamo. Andavamo sempre in vantaggio, ma poi alla fine uscivamo sempre sconfitti. La seconda, personalmente più grave, è stato l'infortunio che subii al ginocchio, purtroppo un infortunio dal quale non ho più recuperato e che mi ha costretto a chiudere con il calcio giocato.

Parlaci della Fulgorcavi 

Quella era una realtà che oggi potremmo chiamare Academy. C'era una grande educazione e soprattutto un grande rispetto. Per noi giovani era un vero punto di riferimento. Già all'epoca erano all'avanguardia, grande professionalità in tutti i suoi dirigenti. Era una società avanti 30 anni per idee, metodi e tipologia di struttura anche nei confronti di club di serie A. Il mio ricordo è legato in modo particolare alla prima squadra, con molti di loro ancora oggi ci sentiamo. Non mi sembra giusto nominare qualcuno per il timore di dimenticarne alcuni, ma un nome su tutti lo vorrei fare ed è quello di Gino Bondioli. Una persona unica, di altissime qualità morali, sul campo un vero maestro. Da un tronco faceva uscire una pianta, è stato il papà di tante generazioni. La Fulgorcavi è stato un trampolino di lancio per molti giovani

Parlaci della tua azienda leader in tutto il mondo

La Medisport nasce nel 1991. Sapete il perchè? L'infortunio che mi sono procurato al ginocchio ne è stato l'artefice. Malgrado abbia girato tutta l'Italia non sono riuscito a curarlo come andava fatto e cosi ho capito che quel settore aveva grandi margini e cosi ho iniziato ad interessarmene. Con il passare degli anni ci siamo sempre più aggiornati con le nuove tecnologie ed oggi siamo presenti in 28 paesi nel mondo con il nostro marchio. In Italia serviamo società come Lazio, Juventus, Inter, Sampdoria, Genoa, Verona, Cagliari, Cesena, Vicenza, Salernitana, Palermo, Catania e molte altre nelle categorie inferiori cosi come in molti altri sport oltre al calcio. Mentre all'estero abbiamo il piacere di avere tra i nostri clienti anche il Chelsea, Atletico Madrid, Manchester City, Galatasaray, e di recente siamo presenti anche in Slovenia ed in Serbia.

La differenza tra l'Italia e l'estero

Le differenze sono notevoli. Diciamo che all'estero c'è una maggiore attenzione verso il prodotto in generale mentre in Italia si tende ad essere un pò più superficiali. Quando proponiamo un ultimo ritrovato bisogna sapere che ci sono circa sei anni di ricerche e studi universitari dietro. All'estero prima di prendere una prodotto lo vogliono testare personalmente, questo porta ad essere apprezzati maggiormente ed a consolidare il rapporto nel tempo. In Italia si tende invece a dare quasi tutto per scontato e questo qualche volta non è gratificante per chi dedica anni di studio ed investimenti cospicui. Poi c'è l'aspetto economico, all'estero arrivano prima i bonifici bancari e poi la merce, in Italia ... 

Ha mai pensato di diventare il presidente del Latina Calcio

Assolutamente no. L'idea di gestire un club non mi ha mai affascinato. Invece mi sarebbe piaciuto tanto realizzare una Cittadella dello Sport, magari insieme ad altri imprenditori con la stessa passione. Ho sempre avuto questo pallino, fare calcio giovanile con strutture moderne, Latina è la città ideale per sviluppare un simile progetto. Il mio riferimento è il College del Manchester City una struttura fantastica, ho avuto modo di poterla visitare e vi posso garantire che è l'ideale per far crescere i giovani. Poi però entra in gioco la politica e tutto si complica di parecchio e allora i discorsi restano tali cosi come lo restano i sogni. A Latina il nostro punto di riferimento a livello giovanile è la Polisportiva Carso, basta vedere in quale tipo di struttura sono costretti a lavorare, Gennaro Del Prete è bravissimo e riesce a fare miracoli malgrado le mille difficoltà, mi permetto di dire che è il vero erede di Gino Bondioli.   

L'italia fuori dal Mondiale

Ho lavorato fino al 2001 con la Nazionale e capisco il perchè di questa eliminazione, risposte che tengo per me, ma potete immaginarle. Non abbiamo nulla dalla base. Dispiace dirlo ma dobbiamo prendere esempio anche da altri sport, la Nazionale di pallavolo sia maschile che femminile sono nostri clienti, loro hanno tutto un altro modo di programmare partendo proprio dalla base, è una questione di cultura.

Per chi fari il tifo

Per il Brasile, il calcio sono loro.


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