Ricomincio da tre. Stefano La Penna " Il gol, la sua passione".

11.04.2020 11:35 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Oggi è un imprenditore di successo. Con il calcio avrebbe meritato qualcosa di più, visto il suo fiuto del gol. Una carriera tra il professionismo e l'elite dei dilettanti. Ama il suo paese Sezze più di ogni altra cosa, lui è Stefano La Penna. 

1 ) Il primo ricordo è legato alla stagione 2002 / 2003. La vittoria del campionato di Eccellenza con la maglia dell' Avezzano. Ricordo che giocammo la finale del playo​​​ff contro il Sanbiase, con gare di andata e ritorno. Facemmo 0 - 0 da loro e al ritorno in uno stadio gremito di gente vincemmo 1 - 0 con gol di Luigi Carosella. Una sensazione bellissima, c'era un altro pontino in squadra, Onelio Tovalieri. E Marco Ianni che oggi fa parte dello staff di Maurizio Sarri. Fu una sensazione bellissima. 

2 ) L'anno con la Fermana fu molto particolare. Vice campione d' Italia con la Berretti, perdemmo la finale con l'Acireale. Facevo sempre la sponda con la prima squadra. Ultima giornata di campionato andammo a giocare in casa della Battipagliese. Dopo cena quasi tutti i miei compagni vennero presi dal dissenteria, quindi tutta la notte al bagno. Si parlò di avvelenamento. noi della Berretti eravamo stati messi in pre allarme per giocare. Invece alla fine tutto tornò nella normalità. La cosa bella dopo un ritiro maledetto e che il Palermo pareggiò e noi vincemmo uno a zero con un gol di Mattia Mastrolilli. Vincemmo il campionato e andammo in serie C.L'allenatore era Ivo Iaconi. Per la città di Fermo fu una giornata storica.

3 ) Poi i due anni con La Setina. Il primo stagione 2004 / 2005, allenatore Carmine Falso. Una grande squadra, in attacco eravamo io, Fermanelli e Pilleddu, questo per parlare del reparto offensivo. Una stagione strana dove arrivammo quarti in classifica. Ricordo quell'anno per la grande squadra che eravamo, non per i risultati sportivi. Poi la stagione 2007 / 2008. In Prima Categoria, grande testa a testa con l'Itri, alla fine loro arrivarono primi e noi secondi. Salimmo in Promozione entrambe, dietro c'è stato il vuoto. Il presidente era Ascenzo Bottoni, il direttore sportivo mio padre, Maurizio. 


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