Gabriele Corelli " Con l' Atletico Pontinia ho ritrovato la voglia di giocare dopo le amarezze con il Racing Aprilia. i due gol ? La cosa importante sono le vittorie".

15.11.2023 11:37 di Paolo Annunziata   vedi letture

E' uno dei volti nuovi dell' Atletico Pontinia, classe 2001 Gabriele Corelli è stato il protagonista della vittoria di domenica contro il Gaeta, con la sua doppietta. Scuola Calcio Con La Virtus Faiti,( lui è di Borgo Faiti ), poi il passaggio alla Racing dove ha fatto la trafila del settore per arrivare alla prima squadra totalizzando ben 73 presenze, non male. Quest' anno l' arrivo in casa Atletico Pontinia. 

Sono veramente contento - afferma Gabriele Corelli - questa estate avevo deciso di smettere dopo l' esperienza in casa Racing. Questa chiamata mi ha fatto veramente piacere. Qui ho trovato le giuste motivazioni e la voglia di ripartire.Ho trovato un bellissimo ambiente, siamo una vera famiglia. Mister Gesmundo? Ha dato una svolta dopo un inizio non brillante, ci ha dato consapevolezza dei nostri mezzi, delle nostre forze, e così c'è stato un cambio di rotta da parte di tutti. Stiamo bene, i miei due gol di domenica? l' Im portante sono le vittorie dell' Atletico Pontinia. Sono stati due gol dove i meriti sono tutti del nostro capitano Aquilani e Adamo. Sul primo sull' assist di Stefano, me la sono sentita di tirare e il pallone è andato in rete, mi è andata bene. Sul secondo su un calcio di punizione laterale, il pallone mi è arrivato e l' ho spizzato ed è andata bene anche questa volta. Quando in squadra ai giocatori come Aquilani, Adamo e Bordin diventa facile fare gol.Sono contento per la prestazione della squadra, una vera prestazione da gruppo vero, con i compagni in panchina sempre a incitarci, così come i nostri splendidi tifosi, tutto bello. ma la gara di domenica già fa parte dei ricordi, da ieri abbiamo iniziato a lavorare per preparare la trasferta di domenica in casa della capolista UniPomezia il primo vero test contro una grande del girone. L' andremo a giocare senza alcun timore reverenziale, non ci sentiamo inferiori a nessuno".