Amarcord 12: Genio e Sregolatezza

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29.03.2024 14:14 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Una squadra composta da tanti talenti al cospetto di una piazza prestigiosa. Qui non parliamo di un solo campionato, ma di un triennio con un presidente cisternese doc come Gino Olivieri, il quale si avvaleva della collaborazione di un altro grandissimo personaggio dell' epoca come Bruno Ottaviani, A Cisterna ci sono state sempre grandi squadre, questa ne è una di quelle al di la della categoria. 

Filippo ( Pippo) Mercuri

Era una gran bella squadra. Era la stagione 1978 / 1979. Partimmo tra l' indifferenza generale, perchè la stagione prima ci fu la retrocessione dalla serie D alla Promozione. Ci fu anche il cambio presidenziale da Pezone, si passò a Gino Olivieri. Facemmo un gran bel campionato con il quarto posto finale. Abbiamo avuto un grande allenatore come Bepi Pellegrini. Lui già ci faceva giocare iniziando il gioco partendo da dietro imponendo così a fare il nostro gioco. All' inizio nessuno dava credito a Bepi, ma lui andava avanti con le sue idee. La squadra ancora non era pronta per ritornare subito in serie D, ma alla fine è stata una squadra che ancora oggi è nel cuore di quei tifosi, di quelle generazioni. Una squadra formata da un mix di esperti e giovani di grande qualità a cominciare da Maurizio Bellucci. Ho disputato quattro campionati a Cisterna, e tutte le squadre sono state da podio. Allora per giocare in Promozione dovevi avere tanta tecnica, un campionato che possiamo paragonare alla serie D di oggi. Eravamo una squadra forte in tutti i reparti, potevamo aprire un buon ciclo, ma non fu così. In quel periodo era un calcio importante, tanti i giocatori che avevano fatto la serie A a fine carriera hanno giocato in Promozione. Dovevi essere veramente bravo altrimenti la differenza non la facevi. Il nostro era un calcio più spumeggiante, il calcio era tutt' altra cosa. E' doveroso ricordare visto che nella foto è assente avevamo anche Alvaro Checchellani, un difensore dai piedi educati". 

Carlo Fieni 

Di quella squadra ricordo che c'erano giocatori molto bravi. Ricordo Alfio Poggioni, oggi ho ancora tanti amici con quelli di Cisterna come Caiazza, Bellucci e Partoni ( anche se non è di Cisterna), ci sentiamo e ci vediamo anche oggi. Non è stata una squadra completa, ma dall' inizio alla fine abbiamo fatto sempre ottime partite. Tatticamente oggi il calcio è cambiato, si è persa la qualità, anche perchè i spazi si sono ristretti, e di questo i giocatori tecnici nè soffrono. Il più scherzoso del gruppo era Maurizio Bellucci, era il più pazzerello, lo è anche oggi. Bepi  Pellegrini? Un allenatore atipico, con tanta passione. A me diceva sempre che ero un giocatore di corsa, non tecnico. Gli ho sempre voluto bene. Ricordo un aneddoto, ritiro a Bassiano, dalla mattina alla sera e poi si tornava a casa. La mattina si arrivava a Bassiano, la prima fase della giornata era quella di giocare a carte, a briscola e a tre sette. Andavamo da " Tarquinio il re del prosciutto ". Fatto questo si andava tutti sulla Semprevisa, c' era chi arrivava e chi non arrivava. Poi si scendeva e si andava a pranzo, la cosa bella che il menù era alla carta. in breve ci si mangiava una faraona a testa e tante bottiglie di vino. Il pomeriggio si andava al campo per la tecnica con un' acidità altissima. Insomma è che quando partivamo la mattina e si ritornava alla sera tutti quanti pesavamo di più. mando un abbraccio a Bepi Pellegrini. 

Danilo Micheletti

Ricordo con immenso piacere il presidente Gino Olivieri, un vero uomo di calcio. Come non ricordare Bepi Pellegrini, era avanti già di 20 anni. Già ci faceva giocare partendo da dietro, bella squadra di veri uomini e veri giocatori. Ancora oggi siamo nel gruppo e ci sentiamo spesso. Era un altro calcio, fatto di vera passione da parte nostra. Non pensavamo ai rimborsi perchè era una cosa naturale, quello che ci davano era tutto buono. Una Promozione che possiamo paragonare non dico a una serie C, ma ad una serie D di sicuro. Tutti giocatori con un passato da categorie superiori alle spalle. Io ero uno dei più giovani, e ho imparato tanto dai senatori. Lì seguivamo in ogni loro movimento, oggi siamo arrivati al contrario, giovani che non ti seguono, si sentono già protagonisti, giocano perchè lo dice il regolamento, noi perchè lo meritavamo. Oggi è così, lo vediamo già dal campionato Primavera dove in ogni squadra giocano titolari almeno sette undicesimi formati da stranieri. Evviva il nostro calcio. 

Marcello Benini

Si era formato un gruppo di spessore, che prima di calciatori era un gruppo di amici. Ricordo che partimmo bene con un girone di andata da primo posti, dove subimmo solo quattro reti. Un girone di andata perfetto, anche se partimmo tra la diffidenza da parte dei tifosi, dove gli abbiamo fatto cambiare subito idea. Il tecnico Bepi Pellegrini, fu bravo ad aver creato subito un gruppo coeso, le cose negative le faceva diventare positive. Era un calcio puro non esistevano compromessi e secondi fini. Una Promozione che possiamo paragonarla a più di quarta serie. Oggi mi sento spesso con Pippo Mercuri, eravamo amici già dai tempi della Fulgorcavi e con Tonino Somma. Di quel gruppo ricorda che se qualcuno faceva qualche scherzo nessuno se la prendeva e il tutto finiva con una grande risata da parte di tutti.   

Nella foto

in piedi da sx

Bepi Pellegrini ( all.) Benini, Partonini, Poggioni, Fieni, Nicchiotti, Mercuri Trevini ( massaggiatore), Gino Olivieri ( presidente)

accosciati da sx

Onorato, Micheletti, Bellucci, Somma, Caiazza. Assente nella foto Alvaro Checchellani 


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