Luigi Di Giorgio " E' arrivato il momento di dire basta. Bisogna lasciare prima di andare incontro a figuracce".

23 anni di prime squadre, dalla serie C agli amatori, dove ha vinto un titolo italiano con gli Ispanici. 700 partite ufficiali e 200 reti realizzate.

Sabato al termine della gara Città di Maenza - San Martino è arrivata la decisione e l' ufficialità Luigi Di Giorgio dice addio al calcio giocato, perchè nell' immediato futuro  c'è quello dell' allenatore, dove sta facendo il corso da Uefa B a Tecchiena.  

" E' arrivato il momento - dice con un filo di emozione - Luigi Di Giorgio - di dire basta. Già l' avevo deciso alla vigilia di questo ultimo campionato che sarebbe stata l' ultima stagione da giocatore. Bisogna avere il coraggio di lasciare, prima di andare incontro a figuracce. Penso che sia arrivato il momento giusto. Sono stati 23 anni faticosi, ma ricchi di soddisfazioni. Finisco una carriera dove  ho calcato tutti i campi dalla serie D alla Seconda. Forse potevo fare di più, ma una cosa la posso dire, è quella di aver dato sempre il massimo per tutte le maglie che ho indossato.Adesso sto facendo il corso per allenatore Uefa B, proverò a trasmettere qualcosa di mio ai ragazzi. A fine di giugno avremo gli esami. Ci tengo a ringraziare tutti i presidenti, allenatori e compagni di squadra che mi hanno supportato e soprattutto sopportato. Sto organizzando la partita dell' addio al calcio tra tutti miei ex compagni di squadra. La faremo a Sabaudia nel mese di Luglio, dovrà essere una bella festa. Sono un pochino amareggiato per come è finita la mia ultima partita tra il Città di Maenza e il San Martino, una partita giocata su un campo indecente, in una situazione surreale, dove non c'è stato presente nessun dirigente. Ringrazio con tutto il mio cuore mio padre Carlo, mia madre Camilla che mi sono stati sempre vicini. Adesso ho più tempo per dedicare alla mia famiglia, a mia moglie Bernadette, e a mio figlio Gabriele".