QUINDI ? ... Con Stefano La Penna

16° appuntamento con la nostra rubrica, l'ospite è Stefano La Penna
16.11.2017 08:00 di  Paolo Annunziata   vedi letture

Stefano La Penna, 36 anni ex calciatore. Figlio di Maurizio, storico dirigente del Latina. Oggi insieme al socio Marco Nicoletti sono i proprietari della STEMA FISIOLAB. Una carriera calcistica interrotta per seri infortuni. Giovanili nel Sezze e nell'Agora, poi il grande salto alla Fermana. Dove iniziò dagli Allievi Nazionale, facendo tutta la trafila fino ad arrivare all'esordio in serie C. Categoria che lo ha visto protagonista in piazze importanti come Civitanovene, Sambenedettese e Avezzano. Per poi ritornare a giocare in provincia fino al 2003.

Quindi?

Per noi giovani è stato sicuramente un calcio più difficile. I gironi e le squadre erano molte di meno. L'anziano non ti dava quella confidenza che giustamente si da oggi. Il loro spogliatoio era sacro, lo decidevano loro se ci potevamo spogliare insieme. Ricordo due maestri, Lorenzo Scarafoni e Ivo Iaconi. 

Stefano La Penna calciatore.

Il mio ruolo è sempre stato quello di attaccante. Nei confronti di chi è preposto per fare gol le aspettative sono sempre molto alte, sia da parte della società che da parte di tutto l'ambiente, è una responsabilità con la quale bisogna saperci convivere. Fare gol da un emozione unica, nei vari ruoli ci si può impostare da bambini, attaccanti si nasce, è un istinto che ti viene da dentro, il rapporto con la porta avversaria te lo sogni anche la notte. Il più bel ricordo l'anno di Avezzano feci 15 gol e vincemmo il campionato dalla D alla serie C.

Stefano La Penna e il rapporto con i suoi allenatori.

Io sono un buono per natura, il rapporto è stato ottimo con tutti. Ripeto, per me Scarafoni è stato il mio vero maestro di calcio e soprattutto di vita. Era un discepolo di Zeman, quindi ci faceva lavorare tanto. Lavoro che alla fine ha sempre pagato. Mi ha insegnato a diventare uomo. In un ritiro in Cosenza - Fermana, in albergo c'era anche la squadra del Napoli di Maradonatanto per capirci. Mi presentò al presidente Corrado Ferlaino, come un giovane talento. Il presidente mi prese da parte e in dieci minuti mi fece una lezione di vita, che ancora adesso porto dento il mio cuore.

Sei uno degli imprenditori più giovani della città di Latina. Ci racconti come nasce La Penna imprenditore

Nasce quando ho deciso di abbandonare il calcio giocato, per via degli infortuni. Feci tre interventi dal 2000 al 2003. L'ultimo fu quello decisivo per abbandonare il calcio. Finito il sogno per questi brutti infortuni e a causa degli interventi ho visto tanti ma tanti centri di riabilitazione. Ho visto un settore in crescita come materiale medico sportivo al servizio delle società. Qui mi si accende la lampadina, ed entra in gioco l'amico Marco Nicoletti conosciuto ai tempi in cui giocavo con La Setina, più forte della storia. Gli ho illustrato il progetto, dopo 48 ore mi disse di si. Oggi la Stema Fisiolab è una realtà in tutta Italia. Questo per noi è motivo di grande orgoglio. Siamo anche al servizio della Nazionale di Malta. L'amicizia (entra sempre in gioco questo valore importante), stretta con Agius dai tempi del Latina, oggi visto che lui è il capitano della Nazionale ci ha permesso di concretizzare questo binomio. Da Febbraio saremo presenti con il marchio Stema Fisiolab Malta, grazie anche all'apporto di Fabrizio Carnevali. Una grande persona così com'è il suo papà Franco Carnevali".

Stefano La Penna e la famiglia

Non è più quella con papà Maurizio e mamma Anna. Sono felicemente sposato con Iolanda e da sette mesi sono il papà di Gabriel Maurizio. Sono loro la mia famiglia.

Sei nato a Sezze e vivi a Latina. Cosa ti piace e non delle due città

Sezze è sempre nel mio cuore, mio nonno è stato anche vice sindaco. Siamo una famiglia rispettata. Di Sezze mi piace tutto dai vicoli alla sua storia. Voglio bene a tutti. Latina è la città che mi ha dato tanto nel lavoro. Sono due realtà completamente diverse. Ci vivo benissimo. La città e il Latina Calcio mi hanno dato una grande possibilità per emergere nel lavoro.


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